Tuesday, July 31, 2007

PIERLUIGI DA PALESTRINA

Palestrina's monument

Palestrina's house

Palestrina's house libray

PIERLUIGI DA PALESTRINA
read and listen in Italian
http://www.mediafire.com/?82bmdbtnzlt

Giovanni Pierluigi from Palestrina was born in Palestrina, a town near Rome, then part of the Papal States. He spent most of his career in Rome. Documents suggest he first visited the city in 1537, when he is listed as a chorister at Santa Maria Maggiore basilica. From 1544-1551 Palestrina was organist of the principal church of his native city (St Agapito), and in the last year became maestro di cappella at the Cappella Giulia, the papal choir at St. Peter's Basilica. His first published compositions, a book of masses made so favorable an impression with Pope Julius III (pope from 1550, previously the Bishop of Palestrina), that he was appointed musical director of the Julian Chapel. In addition, this was the first book of masses by a native composer: in the Italian states of his day, most composers of sacred music were from Netherlands, France, or Spain. For his misfortune, the successive Pope, Paul IV, forced to resign from the Cappella Giulia all the married singers or the singers that had composed works of profane music, and Palestrina belonged to all of the two categories. It had therefore to abandon the Vatican, but it immediately obtained the musical direction of Saint Giovanni in Laterano (from 1555) and, subsequently, of the Basilica of Saint Greater Maria (from 1561). In 1571 he returned to the Julian Chapel, and remained at St Peter's for the rest of his life. The decade of the 1570s was difficult for him personally; he lost his brother, two of his sons, and his beloved wife Lucrezia Gori in three separate outbreaks of the plague (1572, 1575, and 1580 respectively). He seems to have considered becoming a priest at this time, but instead he married again, this time to a Roman wealthy widow, Virginia Dormoli; this finally gave him financial independence (he was not well paid as choirmaster) and he was able to compose prolifically until his death. He died in Rome of pleurisy in 1594.

Giovanni Pierluigi da Palestrina nacque a Palestrina, una cittadina vicino Roma, a quel tempo parte degli Stati della Chiesa. Effettuò quasi tutta la sua carriera a Roma. I documenti indicano che egli visitò la città per la prima volta nel 1537 quando divenne corista della basilica di Santa Maria Maggiore. Dal 1544 al 1551 Palestrina fu organista della chiesa (Sant’Agapito) principale della sua città natale e nell’anno successivo divenne maestro di cappella della Cappella Giulia, coro papale della basilica di San Pietro. La prima composizione da lui pubblicata, un libro di messe, fece così buona impressione su papa Giuilio III (papa dal 1550, che era stato prima vescovo di Palestrina) che egli venne nominato direttore musicale della Cappella Giulia. E per di più si trattava del primo libro di messe di un compositore italiano: negli stati italiani del suo tempo, molti compositori di musica sacra erano olandesi, francesi, spagnoli. Per sua sfortuna, il papa successivo, Paolo IV, costrinse alle dimissioni di tutti i cantori sposati o che avessero composto opere di musica profana, e Palestrina rientrava in tutte e due le categorie. Dovette dunque abbandonare il Vaticano, ma ottenne immediatamente la direzione musicale di San Giovanni in Laterano (dal 1555) e, successivamente, della Basilica di Santa Maria Maggiore (dal 1561). Nel 1571 ritornò alla Cappella Giulia e restò a san Pietro per il resto della sua vita. Gli anni ’70 furono difficili per la sua vita personale, perse suo fratello, due figli e la sua amata moglie Lucrezia Gori, in tre diverse ondate di pestilenza (1572, 1575 e 1580 rispettivamente). Sembra aver considerato in quel periodo l’idea di farsi prete, ma invece si sposò una seconda volta e questa volta con una ricca vedova romana, Virginia Dormoli, questo gli concesse finalmente l’indipendenza economica (considerato che come corista non era ben pagato) e continuò a comporre musica polifonica fino alla morte. Morì a Roma di pleurite nel 1594.

The house where Giovanni Pierluigi da Palestrina - the most important composer of the Renaissance period, one of the most outstanding of all times - was born, is situated in an area once known as "contrada del piano". The house stands just above the main street of the city center, the "corso", and it is very near to the area where later on, the Barberini Palace was first built and then destroyed during the bombings of 1944. The alley, which has the same name as the main street, is the very place where the house is. The house itself still shows that sense of dignity that had in the past.

La casa dove nacque Giovanni Pierluigi da Palestrina – il più importante compositore del periodo del Rinascimento, uno dei più importanti di tutti i tempi – è situata in un’area una volta conosciuta come “contrada del pino”. La casa si trova proprio sopra la strada principale del centro della città, il “corso” e molto vicino all’area dove più tardi il Palazzo Barberini fu prima costruito e poi distrutto durante i bombardamenti del 1944. Il vicolo che ha la stesso nome della strada principale, è il vero luogo dove si trova la casa. La casa stessa mostra ancora il senso di dignità che aveva in passato.

This is he library, where about six thousand volumes of music and musical critics are kept, together with a whole section devolved to the Renaissance culture, is on the second floor. Besides the biographical and bibliographical works kept there, one can also find a large section containing ancient manuscripts and editions dating back to the XVI and XIX century. Also this floor gives access to a further courtyard, that was once an ancient hanging orchard. From this very point one can admire the panorama of the town together with the near hills of "Castelli Romani".

Questa è la biblioteca, dove si conservano, al secondo piano, circa seimila volumi di musica e di critica musicale, insieme con una sezione dedicata alla cultura del Rinascimento. Oltre i lavori biografici e bibliografici, si può anche trovare qui una grande sezione contenete antichi manoscritti ed edizioni risalenti ai secoli XVI e XIX. Questo piano dà anche accesso ad un altro cortile che era un tempo un giardino pensile. Da questo punto si può ammirare il panorama della città insieme con i colli vicini dei “Castelli Romani”.

CORO POLIFONICO "PRAENESTINAE VOCES"
http://www.comune.palestrina.rm.it/CULTURA/coro2.asp

Saturday, July 21, 2007

THE OLD CHINESE FARMER AND THE HORSE



The old Sai looses a horse, how to tell it's not a chance?


Il vecchio Sai perde un cavallo, come dire che non è una fortuna?


塞翁失马,焉知非福


Sai won sci ma, yen zh fei fu
(trascrizione fonetica italiana)

塞 "Sai" (nome del contadino) - 翁 "won" (vecchio) - 失 "sci" (perdere) - 马 "ma"


(cavallo) - 焉 "yen" (in che modo, come) - 知 "zh" (conoscere) - 非 "fei" (non) - 福 "fu" (fortuna)



If you like to listen to the voice reading the Italian text of the story (you can read just after the English text) click here http://www.mediafire.com/?89xi0itznet


THE OLD CHINESE FARMER AND THE HORSE
One day an old Chinese farmer was grazing his horse and the horse ran away.
People said: “What unlucky break!”
But the old Chinese farmer said: “Lucky break or unlucky, who knows?”
The day after the horse got back with twenty wild horses and led them into the farmer’s box.
People said: “What a lucky break!”
But the old Chinese farmer said: “Lucky break or unlucky, who knows?”
The day after the farmer’s son entered the box to tray to tame a wild horse, but the horse not accustomed to being ridden made the boy to fall and the boy’s leg was broken.
People said: “What unlucky break!”
But the old Chinese farmer said: “Lucky break or unlucky, who knows?”
The day after the army entered the farmer’s village to force all the healthy boys to join the army. The soldiers saw the farmer’s son wit his broken leg and left him alone.
People said: “What a lucky break!”
But the old Chinese farmer said: “Lucky break or unlucky, who knows?”



IL VECCHIO CONTADINO CINESE E IL CAVALLO
Un giono un vecchio contadino cinese stava facendo pascolare il suo cavallo e il cavallo se ne scappò via.
La gente disse: "Che sfortuna!"
Ma il vecchio contadino cinese disse: "foruna o sfortuna, chi lo sa?"
Il giorno dopo il cavallo tornò con venti cavalli selvaggi e li guidò dentro il recinto del contadino.
La gente disse: "Che fortuna!"
Ma il vecchio contadino cinese disse: "foruna o sfortuna, chi lo sa?"
Il giorno dopo il figlio del contadino entrò nel recinto per carcare di domare un cavallo selvaggio, ma il cavallo, non abituato ad essere cavalcato, fece cadere il ragazzo e la gamba del ragazzo si ruppe.
La gente disse: "Che sfortuna!"
Ma il vecchio contadino cinese disse: "foruna o sfortuna, chi lo sa?"
Il giorno dopo l'esercito entrò nel villaggio del contadino per costringere i ragazzi in buona salute ad arruolarsi. I soldati videro il figlio del contadino e la sua gamba rotta e lo lasciarono stare.
La gente disse: "Che fortuna!"
Ma il vecchio contadino cinese disse: "foruna o sfortuna, chi lo sa?"

Sunday, July 08, 2007

ITALIAN TO READ AND LISTEN

Dear friends, if you like Italian starting from now on you can not only read English-Italian texts but also listening to the voice reading that Italian texts. It's very easy.
Clicking on the MediaFire link
http://www.mediafire.com/?7nzomwzrxxt the MadiaFire page will open, where is really uploaded my audio-file, after few seconds will appear “Click here to start download..”, click on and the “Download file” advice will appear, click now on “open” and the voice will start quickly. Before starting the listening you can switch off the media-player at the bottom of the left-column.

Now the Italian text, the English one is just bellow.

Storia e cultura

La fondazione di Roma è avvolta nel mito: la storia racconta che il primo nucleo della città comparve sul Colle Palatino nel 753 a.C., costruito da Romolo dopo che aveva ucciso il suo fratello gemello Remo.

Romolo fu il primo dei sette re di Roma, che avviò le caratteristiche fondamentali di questa città che si sarebbero sviluppate per rendere Roma potente nel mondo antico: lavori pubblici, riforme istituzionali, acquedotti.

Con l'arrivo della Repubblica, Roma rafforzò la sua politica di espansione e dopo le guerre puniche, Cartagine, la Corsica e la Sardegna furono annesse alla Repubblica. Il tramonto della repubblica determinò l'inizio della dittatura di Silla (82 a.C.).

Il dittatore Caio Giulio Cesare organizzò un periodo di forte espansione verso altri popoli. Fu assassinato nel 44 a.C.

L'Imperatore Ottaviano Augusto portò Roma al suo "periodo d'oro": un lungo periodo di pace e stabilità che fu celebrato con monumentali opere d'arte. Molti imperatori vennero dopo di lui, ciascuno di essi fu famoso per qualche opera, conquista o editto. Sotto Traiano l'Impero godette del suo periodo di massima espansione e arrivò così lontano da governare territori che si estendevano dal Danubio al Nilo.

Col passare degli anni, la città diventò sempre più cristianizzata, mentre l'impero cadde in un fatale periodo di difficoltà. Il Papa divenne sempre più potente, preparando il terreno per la nascita del Sacro Romano Impero (800 d.C.) che determinò l'incoronazione di Carlo magno da parte del Papa.

Il potere della Chiesa continuò ad aumentare e Roma diventò la rappresentazione di questo potere sulla terra. Fra il 1300 e il 1600, molte chiese furono costruite, magnificamente dipinte con affreschi dagli artisti del Rinascimento come Raffaello e Michelangelo. Folle di pellegrini venivano nella Città Eterna da ogni parte del mondo per ammirare le sue piazze barocche, le sue fontane e le sue basiliche monumentali.

Dopo le lotte patriottiche che scoppiarono nel 1848 e che furono capeggiate da Garibaldi, un plebiscito approvò l'annessione di Roma al Regno d'Italia nel 1870, Regno che stabilì subito dopo il suo centro ufficiale nella città.

A partire dal 1920, Roma fu scossa dalla terribile salita al potere del Fascismo che culminò nel patto tra il Governo italiano e la Germania nazista.

Dopo che l'Italia fu liberata dagli alleati durante la seconda guerra mondiale, un referndum tenuto il 2 giugno 1946 sanzionò la fine della monarchia e l'inizio della repubblica.


English text.

History and culture
The founding of Rome is enveloped in myth: the story goes that the first city center sprang up in 753 B.C. on the Palatine hill, built by Romulus after he had killed his twin brother Remus.
Romulus was the first of the seven kings of Rome, who started off the basic characteristics of this city that would go on to make Rome powerful throughout the ancient world: public works, institutional reforms, aqueducts.
With the arrival of the Republic, Rome increased its expansion policy and after the Punic Wars, Carthage, Corsica and Sardinia were all annexed to the Republic.The end of the Republic determined the beginning of Silla’s dictatorship (82 B.C.).
The dictator Caius Julius Caesar oversaw a period of heavy expansion overseas. He was assassinated in 44 B.C.
The Emperor Octavius Augustus brought Rome to its “golden era”: a lengthy period of peace and stability, which was celebrated with monumental works of art.Many emperors came after him, each of whom was famous for some work, conquest or edict. Under Traianus, the empire enjoyed its period of maximum expansion and reached as far as ruling land that stretched from the Danube to the Nile. With the passing of the years, the city became increasingly Christian, while the empire fell into a fatal period of difficulty. The Pope became more and more powerful, building the grounds for the birth of the Holy Roman Empire (800 A.D.), which gave rise to the coronation of Charlemagne by the Pope.The Church’s power continued to increase and Rome became the representation of this power on earth. Between 1300 and 1600, many churches were built, beautifully painted with frescoes by Renaissance artists such as Raffaello and Michelangelo. Crowds of pilgrims flocked to the Eternal City from all over the world to admire its Baroque squares, its fountains and its monumental basilicas. After the patriotic unrest that started in 1848 and which was headed by Garibaldi, a plebiscite approved the annexing of Rome to the Kingdom of Italy in 1870, which set up its official center in the city soon after.Starting from 1920, Rome was shaken by the terrible rise to power of Fascism that culminated in the pact made between the Italian Government and Nazi Germany.
After Italy was liberated by the Allies during the Second World War, a referendum held on June 2nd 1946 sanctioned the end of the monarchy and the beginning of the Republic.

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