Palestrina's monument
Palestrina's house libray
PIERLUIGI DA PALESTRINA
Giovanni Pierluigi from Palestrina was born in Palestrina, a town near Rome, then part of the Papal States. He spent most of his career in Rome. Documents suggest he first visited the city in 1537, when he is listed as a chorister at Santa Maria Maggiore basilica. From 1544-1551 Palestrina was organist of the principal church of his native city (St Agapito), and in the last year became maestro di cappella at the Cappella Giulia, the papal choir at St. Peter's Basilica. His first published compositions, a book of masses made so favorable an impression with Pope Julius III (pope from 1550, previously the Bishop of Palestrina), that he was appointed musical director of the Julian Chapel. In addition, this was the first book of masses by a native composer: in the Italian states of his day, most composers of sacred music were from Netherlands, France, or Spain. For his misfortune, the successive Pope, Paul IV, forced to resign from the Cappella Giulia all the married singers or the singers that had composed works of profane music, and Palestrina belonged to all of the two categories. It had therefore to abandon the Vatican, but it immediately obtained the musical direction of Saint Giovanni in Laterano (from 1555) and, subsequently, of the Basilica of Saint Greater Maria (from 1561). In 1571 he returned to the Julian Chapel, and remained at St Peter's for the rest of his life. The decade of the 1570s was difficult for him personally; he lost his brother, two of his sons, and his beloved wife Lucrezia Gori in three separate outbreaks of the plague (1572, 1575, and 1580 respectively). He seems to have considered becoming a priest at this time, but instead he married again, this time to a Roman wealthy widow, Virginia Dormoli; this finally gave him financial independence (he was not well paid as choirmaster) and he was able to compose prolifically until his death. He died in Rome of pleurisy in 1594.
Giovanni Pierluigi da Palestrina nacque a Palestrina, una cittadina vicino Roma, a quel tempo parte degli Stati della Chiesa. Effettuò quasi tutta la sua carriera a Roma. I documenti indicano che egli visitò la città per la prima volta nel 1537 quando divenne corista della basilica di Santa Maria Maggiore. Dal 1544 al 1551 Palestrina fu organista della chiesa (Sant’Agapito) principale della sua città natale e nell’anno successivo divenne maestro di cappella della Cappella Giulia, coro papale della basilica di San Pietro. La prima composizione da lui pubblicata, un libro di messe, fece così buona impressione su papa Giuilio III (papa dal 1550, che era stato prima vescovo di Palestrina) che egli venne nominato direttore musicale della Cappella Giulia. E per di più si trattava del primo libro di messe di un compositore italiano: negli stati italiani del suo tempo, molti compositori di musica sacra erano olandesi, francesi, spagnoli. Per sua sfortuna, il papa successivo, Paolo IV, costrinse alle dimissioni di tutti i cantori sposati o che avessero composto opere di musica profana, e Palestrina rientrava in tutte e due le categorie. Dovette dunque abbandonare il Vaticano, ma ottenne immediatamente la direzione musicale di San Giovanni in Laterano (dal 1555) e, successivamente, della Basilica di Santa Maria Maggiore (dal 1561). Nel 1571 ritornò alla Cappella Giulia e restò a san Pietro per il resto della sua vita. Gli anni ’70 furono difficili per la sua vita personale, perse suo fratello, due figli e la sua amata moglie Lucrezia Gori, in tre diverse ondate di pestilenza (1572, 1575 e 1580 rispettivamente). Sembra aver considerato in quel periodo l’idea di farsi prete, ma invece si sposò una seconda volta e questa volta con una ricca vedova romana, Virginia Dormoli, questo gli concesse finalmente l’indipendenza economica (considerato che come corista non era ben pagato) e continuò a comporre musica polifonica fino alla morte. Morì a Roma di pleurite nel 1594.
Giovanni Pierluigi da Palestrina nacque a Palestrina, una cittadina vicino Roma, a quel tempo parte degli Stati della Chiesa. Effettuò quasi tutta la sua carriera a Roma. I documenti indicano che egli visitò la città per la prima volta nel 1537 quando divenne corista della basilica di Santa Maria Maggiore. Dal 1544 al 1551 Palestrina fu organista della chiesa (Sant’Agapito) principale della sua città natale e nell’anno successivo divenne maestro di cappella della Cappella Giulia, coro papale della basilica di San Pietro. La prima composizione da lui pubblicata, un libro di messe, fece così buona impressione su papa Giuilio III (papa dal 1550, che era stato prima vescovo di Palestrina) che egli venne nominato direttore musicale della Cappella Giulia. E per di più si trattava del primo libro di messe di un compositore italiano: negli stati italiani del suo tempo, molti compositori di musica sacra erano olandesi, francesi, spagnoli. Per sua sfortuna, il papa successivo, Paolo IV, costrinse alle dimissioni di tutti i cantori sposati o che avessero composto opere di musica profana, e Palestrina rientrava in tutte e due le categorie. Dovette dunque abbandonare il Vaticano, ma ottenne immediatamente la direzione musicale di San Giovanni in Laterano (dal 1555) e, successivamente, della Basilica di Santa Maria Maggiore (dal 1561). Nel 1571 ritornò alla Cappella Giulia e restò a san Pietro per il resto della sua vita. Gli anni ’70 furono difficili per la sua vita personale, perse suo fratello, due figli e la sua amata moglie Lucrezia Gori, in tre diverse ondate di pestilenza (1572, 1575 e 1580 rispettivamente). Sembra aver considerato in quel periodo l’idea di farsi prete, ma invece si sposò una seconda volta e questa volta con una ricca vedova romana, Virginia Dormoli, questo gli concesse finalmente l’indipendenza economica (considerato che come corista non era ben pagato) e continuò a comporre musica polifonica fino alla morte. Morì a Roma di pleurite nel 1594.
The house where Giovanni Pierluigi da Palestrina - the most important composer of the Renaissance period, one of the most outstanding of all times - was born, is situated in an area once known as "contrada del piano". The house stands just above the main street of the city center, the "corso", and it is very near to the area where later on, the Barberini Palace was first built and then destroyed during the bombings of 1944. The alley, which has the same name as the main street, is the very place where the house is. The house itself still shows that sense of dignity that had in the past.
La casa dove nacque Giovanni Pierluigi da Palestrina – il più importante compositore del periodo del Rinascimento, uno dei più importanti di tutti i tempi – è situata in un’area una volta conosciuta come “contrada del pino”. La casa si trova proprio sopra la strada principale del centro della città, il “corso” e molto vicino all’area dove più tardi il Palazzo Barberini fu prima costruito e poi distrutto durante i bombardamenti del 1944. Il vicolo che ha la stesso nome della strada principale, è il vero luogo dove si trova la casa. La casa stessa mostra ancora il senso di dignità che aveva in passato.
This is he library, where about six thousand volumes of music and musical critics are kept, together with a whole section devolved to the Renaissance culture, is on the second floor. Besides the biographical and bibliographical works kept there, one can also find a large section containing ancient manuscripts and editions dating back to the XVI and XIX century. Also this floor gives access to a further courtyard, that was once an ancient hanging orchard. From this very point one can admire the panorama of the town together with the near hills of "Castelli Romani".
This is he library, where about six thousand volumes of music and musical critics are kept, together with a whole section devolved to the Renaissance culture, is on the second floor. Besides the biographical and bibliographical works kept there, one can also find a large section containing ancient manuscripts and editions dating back to the XVI and XIX century. Also this floor gives access to a further courtyard, that was once an ancient hanging orchard. From this very point one can admire the panorama of the town together with the near hills of "Castelli Romani".
Questa è la biblioteca, dove si conservano, al secondo piano, circa seimila volumi di musica e di critica musicale, insieme con una sezione dedicata alla cultura del Rinascimento. Oltre i lavori biografici e bibliografici, si può anche trovare qui una grande sezione contenete antichi manoscritti ed edizioni risalenti ai secoli XVI e XIX. Questo piano dà anche accesso ad un altro cortile che era un tempo un giardino pensile. Da questo punto si può ammirare il panorama della città insieme con i colli vicini dei “Castelli Romani”.
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